
Yoga Riconoscimento del Gioco Legame con Dio

Yoga
Riconoscimento del Gioco Legame con Dio
Il gioco, l’unione cui si riferisce lo Yoga è quando l’anima individuale o jîvâtman, è ricondotta al suo originario stato di congiungimento con l’anima universale e divina, paramâtman.
Yoga Riconoscimento del Gioco Legame con Dio.
Quanti praticanti Yoga sono consapevoli del significato e del valore dello Yoga? Quanti praticano con tale conoscenza, consapevolezza e quest’anelito nel cuore?
Lo Yoga è quel viaggio che rivela come nella materia altro non vi è che lo Spirito divino involuto.
La pratica dell’Hatha Yoga, lo Yoga fisico, ha un solo scopo, manifestare il Divino, renderlo cosciente, vibrante partendo dal corpo attraverso il risveglio e la purificazione dell’anima, ovvero del mentale.
Questo significa quietare prima l’afflusso dei pensieri per permettere un processo che sviluppi non solo una visione elevata dell’esistenza, oltre l’ordinario, ma una condizione di benessere, pace, armonia.
L’uomo diverrà così capace di riconoscere in tutta la creazione e i fenomeni, la presenza Divina. Questa rivelazione trasforma la vita, trasforma l’individuo.
La solitudine e il vuoto nell’uomo sono dati dalla divisione che sente fra lui e Dio, quindi fra se stesso e la vita, l’altro, questo ha le radici nella scissione che egli ha tra il suo corpo, il suo cuore e la sua mente.
Il sentiero evolutivo è fatto di passaggi di dolore, mortificazione, affiancati e sostenuti da stati profondi di riconoscimento in una condizione di profonda presenza in assenza del pensiero dualistico, quando l’integrazione dei diversi livelli nell’uomo si unifica.
Allora si sperimentano pienezza, gioia, forza, potenza e un senso di appartenenza universale.

Legame con Dio
Yoga Riconoscimento del Gioco Legame con Dio

Gioia
Yoga Riconoscimento del Gioco Legame con Dio
La Khata Upanishad è chiamata “il sentiero della morte”, la Via del morire, perché guida a quell’esperienza di riconoscimento e di rilascio delle identificazioni dentro la quale tutta la nostra vita invece si dispiega.
Sperimentare la non identificazione equivale a far morire l’identità, l’involucro d’illusione e attaccamento in cui l’uomo sperimenta invece nel livello ordinario, tutta la sua esistenza, un mondo immaginario, ingannevole composto di un film nel quale si crede di vivere e per il quale si soffre o si gioisce come fosse la nostra unica, sola, vera realtà.
In questo processo di purificazione anche il corpo opera significative e sconvolgenti trasformazioni che passano per disagi, stanchezza, episodi di sintomi sconosciuti e incomprensibili, talvolta quando il corpo oppone resistenza anche malattia.
Più il lavoro è cosciente minore sarà l’impatto sul fisico. La pratica delle Asana e del Pranayama realizzata secondo certe qualità renderà il processo meno invasivo sul corpo a favore dello sviluppo della coscienza.
Lo Yoga è il cammino che conduce l’uomo verso la vera appropriazione, la sua autentica natura, a quel senso quindi di appartenenza a una più vasta entità, Dio, oltre il dolore della visione di separatezza nella quale vive.
Si può non riconoscerlo come Dio, ma anche l’ateo e il materialista ne fanno esperienza ed entrano in relazione con Lui continuamente senza che se rendano conto.
Giunge inaspettato anche nei cuori del nichilista quando arriva il suo tempo. Lo si può considerare Natura come per Spinoza, o come il nostro Sé Superiore, come l’ineffabile infinita meta.
Poichè la Natura Divina è in ogni manifestazione, la sola soglia verso la libertà di vivere liberi e in pienezza oltre l’ignoranza e il condizionamento è il viaggio verso il suo riconoscimento.

Gioia
Yoga Riconoscimento del Gioco Legame con Dio
Io sono il sé che risiede nel cuore di tutti gli esseri; io sono l’inizio, la metà e la fine degli esseri.
Avendogli domandato i Farisei, quando verrà il regno di Dio, Gesù rispose loro: «Il regno di Dio non viene con sfarzo. Non si potrà dire: “Ecco, è qui”, oppure: “È là”: infatti, il regno di Dio è dentro di voi».
Dio non è una persona. La verità è che Dio è l’energia. Egli è l’essenza della vita. Egli è pura e immacolata coscienza. Egli è eterno. E tuttavia, abbastanza stranamente, non tutti sono capaci di trovare beneficio o rifugio nella vivente presenza che tutto pervade.
Mentre l’anima diviene più pura, più nuda e più povera, e possiede meno cose create, e si svuota di tutte le cose che non sono Dio, riceve Dio con maggior purezza, ed è in Lui più completamente; e con Dio diviene veramente una cosa sola, e guarda in Dio e Dio guarda in essa, per così dire faccia a faccia; due immagini trasformate in una. Alcune menti semplici pensano che vedranno Dio come se lui se ne stesse davanti a loro.
Non è così: Dio e me, siamo una cosa sola.
La luminosa Persona immortale che risiede all’interno del cuore in verità è il Sé, l’immortale, Brahman, il tutto.