
È Già, Oltre Me – Poesia di Silvia Mileto

È Già, Oltre Me
C’è qualcosa di dolce, rassicurante e gioioso al pensiero del giorno in cui sarà giunta la mia stessa dipartita, è la certezza che
oltre me, continueranno a dispiegarsi le ali degli uccelli per librarsi alti e donare al cielo la loro danza e il loro canto, affinché l’uomo alzi lo sguardo e si ricordi del cielo.
Oltre me continueranno le foglie del mattino a lucidarsi della fresca brina che sciolta cadrà per contribuire a dissetare la terra.
Oltre me continueranno a sbocciare i petali dei fiori e le mie amate gardenie offriranno ancora il loro incantevole profumo a coloro che avranno bisogno di dimenticare.
Oltre me continueranno gli alberi a ricordare all’uomo che come loro deve mettere buone radici nella Madre Terra affinché possa tendere verso il Padre Celeste.
Oltre me continueranno le albe a sorgere e con loro l’uomo, allora verrà la fiducia che tutto muta, ma niente finisce.
Oltre me continueranno ad esserci la notte come l’autunno e con loro l’invito al solitario silenzio, spazio fuori dal tempo in cui l’uomo trova se stesso.
Oltre me continuerà a cadere la pioggia, con i suoi umidi colori e odori per rendere l’anima sensibile e fertile come la terra.
Oltre me continuerà il fulmine a sfrecciare il suo fuoco nel cielo a ricordare che esiste una forza più grande del potere umano.
Oltre me continueranno a maturare le ciliegie, le castagne e i fichi per ricordarci dell’autentico sapore di cui la natura è capace.

La vita è in ogni attimo,
quando una cosa ti appartiene ed è già passato


Oltre me continuerà a scorrere il ruscello che con il suo suono accarezza le anime e ricorda loro che la libertà è nel fluire nell’abbandono del volere divino e che nella volontà umana vi è il seme del dolore.
Oltre me continueranno gli sguardi dolci, puri e languidi degli animali che nutrono i sentimenti nell’uomo, ma che dallo stesso subiscono bisogni, ire e avidità.
Oltre me continueranno a sorridere gli occhi di mio figlio negli occhi di tutti i figli che nel tempo che verrà guarderanno gli occhi delle madri con amore sincero.
Oltre me continuerà ad essere pronunciata e a viaggiare nei cuori colma d’intensità la parola mamma, papà e figlio, perché se esiste un’ identità cui nessuno può rinunciare poiché la sola, vera e unica identità cui un uomo appartiene è quella di essere figlio, di avere una madre e un padre.
L’avventura della vita ha lo scopo di consentire all’uomo di riconoscere la sua identità come Figlio, della Madre Terra e del Padre Celeste.
Oltre me la natura continuerà e io in lei ancora, con la sua gioia, la sua forza, la sua bellezza di cui nel tempo che fu mio mi venne fatto dono e che non potrò mai perdere perché è nella natura che l’uomo può riconoscere e sentire di essere, per sempre.
Quella che descrivi in questa splendida pennellata è la magica verità a cui si dovrebbe tendere e fare in modo che la stessa esistenza, che è sempre un viaggio verso qualcosa, possa aprirsi a quell’oltre che solleva da tutte le paure e rischiara tutti gli orizzonti. Grazie Silvia
Cara Tiziana,
è così, infatti il titolo indica “E’ già, oltre me”. Grazie per il tuo commento.
Cara Silvia,
E’ molto bella, perche’ mette in luce il fatto che nel mondo c’e’ un’infinita’ di bellezza attorno a noi, al di sopra della limitatezza del nostro essere, e di cui ci e’ stato fatto dono. Un dono che rimarra’ per sempre, e noi con lui.
E’ una poesia che dentro il mio animo risveglia immagini e sensazioni che trascendono la vita quotidiana. Insomma … bella
Caro Gianlugi, intorno e dentro di noi la bellezza, la meraviglia e sopratutto la potenza della vita oltre i limiti della visione finita in cui l’uomo quasi sempre vive.
Grazie