
La Trasformazione dell’Energia nello Yoga

La Trasformazione dell’Energia nello Yoga
Nello Yoga, si realizza la trasformazione consapevole dell’energia che attraversa tre stadi:
- l’essenza vitale si trasforma in energia vitale
- l’energia vitale in energia spirituale
- l’energia spirituale in Vuoto vibrante.
In termini pratici questo significa trasformare una pratica meccanica e funzionale, diciamo fine a se stessa, senza nessun tipo di riverbero, che scaturisce da una mente in azione e reattiva, in una pratica che si genera da una mente vuota, dunque una pratica globale, spontanea, sincera, autentica, intensa e sempre diversa, una pratica che nasce dal riconoscimento e una richiesta del corpo che si muove in una dimensione spaziale.
Solo in una pratica dove la mente è assorbita nelle sensazioni, percezioni fisiche, sensoriali ed energetico sottili, si scopre che attraverso un asana, un gesto, un mudra, si può influenzare e persino operare reali trasformazioni fisiche e comportamentali.
Questa esperienza, che inizia nella pratica dello yoga, diventerà poi l’esperienza sensibile, intensa, sensoriale con la quale esperire tutta l’esistenza.
La presenza serena di una mente quieta, disponibile a perdere il controllo e a lasciarsi assorbire costantemente nella pratica, dunque, nel peso, nella tensione, nei sensi, in ciò che c’è, è il primo passo per produrre i successivi passaggi. Segue l’allineamento strutturale della postura, radicamento, elevazione, espansione del corpo.
Ciò consente di predisporre l’integrazione funzionale e consapevole di tutta la struttura fisica secondo la corretta geometria delle asana o anche solo della seduta e delle leggi fisiologiche, articolari e statico – dinamiche del movimento
La Dimensione dello Yoga
Questa dimensione, di consapevole assetto strutturale è possibile solo alla presenza consapevole della mente, che si libera e va nel riconoscimento senza giudizio di ciò che scopre nel corpo e nello spazio interiore che parallelamente si è attivato.
Il processo non è solo fisico, dunque, ma si genera nell’esperienza dello Yoga interno, che opera inizialmente sulle nadi (canali energetici), solo dopo il rilascio consapevole, arrendevole delle resistenze e dei blocchi fisici che riconosciamo,
L’essenza vitale qui si trasforma senza sforzo, maturando in energia vitale che comincia a fluire. E’ quindi l’integrazione armonica tra pensiero cosciente e corpo che genera l’energia vitale. In questa fase il respiro diventa il combustibile che rivela, purifica e trasforma.
Quello che prima era solo respiro ora è prana. L’energia vitale, congiuntamente alla partecipazione della Volontà cosciente che ha soggiogato il pensiero ordinario con i suoi limiti, boicottaggi, giudizi e preconcetti, veicola il respiro oltre il fisico, superando i blocchi e le resistenze, fisiche e non solo, per accedere alla dimensione spirituale dell’uomo dove, mente e corpo si unificano perché trascendono i limiti dell’io pensiero- emozione e del corpo fisico.
Il movimento interno ed esterno del corpo si fa morbido, fluido, libero, flessibile, espanso, sorge, una sensibile, sottile, intensa vibrazione, internamente, si manifesta la quintessenza delle facoltà del corpo e della mente superiore, libera e incondizionata, il corpo si dilata nello spazio che si manifesta, sensibile e vibrante.
L’identità permanente alla quale siamo abituati, viene meno, il pensiero si dissolve nello spirito, il flusso è percepito grazie alla vacuità del corpo, come del pensiero.
Lo Spanda si rivela dentro, fuori, l’essere vibra nella meraviglia del momento presente.