
La Danza della Coscienza – Il Viaggio Vibrante tra Lasya e Tandava

La Danza della Coscienza
Il Viaggio Vibrante tra Lasya e Tandava
La Danza della Coscienza. Lo Spanda Yoga si rifà proprio a quella sapienza perenne, cui si unisce anche lo shivaismo del kashmir che conduce l’uomo oltre la critica, la pluralità, la separazione, le polarità e il dualismo.
L’esperienza interessante è resa dalla presenza e dalla partecipazione del corpo come strumento di risveglio della coscienza.
Questa esperienza che attraversa il corpo, i sensi, conduce all’integrazione delle energie polari fisiche e interiori, ma anche quelle presenti nella manifestazione di tutta l’esistenza, mi riferisco alle interpretazioni che diamo dei fatti, degli eventi, degli incidenti che creano il nostro vissuto.
Ogni manifestazione che provenga o contenga una volontà dell’ego, dunque della mente e dunque non presente al risveglio della coscienza, nasce da, o crea una contrazione.
L’arte della danza, come qualsiasi espressione in cui si determinizza, quindi si confina la libertà creativa del sentire del corpo, ad esempio in una forma coreografica predefinita, limita, stereotipizza l’energia, di conseguenza crea una contrazione che impedisce la gioia, la potenza che vorrebbe invece creare e condurre una vera espressione artistica, in quanto strumento per condurre, liberare, verso…
Quindi anche l’esperienza del ballerino verrà dalla restituzione di tutta la tensione e lo stress che sta alla volontà di eseguire una forma intenzionale e controllata che non consente l’ascolto incondizionato del corpo attimo per attimo e la libera espressione dettata dall’esigenza del flusso vitale che muta di continuo.
Allo stesso modo ogni volta che vogliamo stabilire, definire, controllare, relegare qualcosa, qualunque, che sia un pensiero, un’azione, una scelta, una posizione, una relazione, una postura e così via, si produce inevitabilmente tensione e ciò produce conflitto.

Il corpo come strumento di risveglio della coscienza
La Danza della Coscienza

Manifestazione Lasya
La Danza della Coscienza
La Grazia, quello stato di silenziosa gioia e appagamento sorge spontanea nell’uomo quando si lascia vivere nella danza dell’esistenza che si dispiega in ogni momento, in ogni evento, parola, sentimento e respiro dentro il gioco (Lila) della coscienza che si trasforma, si elabora e si riassorbe di continuo, senza intenzionalità, senza controllo, spontaneamente, come un’onda che attraversa l’espressione, la manifestazione Lasya, ovvero dolce, lenta e poi è portata a tendersi e dunque si rende Tandava, (vigorosa) per poi tornare Lasya, è questa incessante e incondizionata libertà del flusso che manifesta l’esperienza cosciente, lucida, vibrante dello Spanda (vibrazione).
La pratica dello Yoga è soltanto il pretesto per esperire questa vibrazione al cospetto di una mente pura, vuota che lascia spazio alla Coscienza, attraverso il silenzio privo di controllo e controllore.
Sempre, nell’ordinario, piuttosto che in quelle manifestazioni come accade anche nelle cosiddette espressioni artistiche, si continua a creare dall’intelletto, quindi dalla mente condizionata. persino le tradizioni spirituali sovente sono la creazione di una mente limitata, stereotipata e condizionata, la vera libertà intensa, gioiosa e creativa si realizza attraverso l’espressione vibrante, fremente della vitalità mossa, attivata dalla coscienza unificata e non dalla mente.