
Incontro di Due Anime e lo Yoga Tantrico del Kashmir

Incontro di Due Anime e lo Yoga Tantrico del Kashmir
Ogni essere umano, desidera incarnare e sperimentare quel senso di fusione della sua anima con l’anima di un altro essere. Siamo spinti a vivere la passione, spesso amorosa, mossi da un immenso e profondo desiderio, lo definirei il bisogno legittimo di corrispondenza, adesione, con un’altra energia che rinforza, offre fiducia alla nostra bramosia di amare ed essere amati e le permette di esprimersi e liberarsi.
Potremmo a questo punto aprire un altro meraviglioso paragrafo e intitolarlo, “Il desiderio di ricongiunzione con il divino, che negli uomini passa per l’incontro umano”, ma non lo faremo.
Parliamo di quell’assonanza comune che quando avviene ci eleva e consente di vivere dentro uno stato totale e totalizzante, che riconosciamo nello stesso rapimento con l’altro, quella condizione interiore e fisica che travolge tutto l’essere e rende i due, Uno.
La vibrazione delle due anime si fonde e diventa la stessa, in un unico armonico Accordo, quell’accordo che svincola dalle gabbie, dall’aridità e rende disponibili, plasmabili, fluidi, aperti e recettivi.
Uno stato di grazia che nell’accezione più elevata permette all’uomo di evolvere, diventare amore, divino.

Catullo e Lesbia Incontro di Due Anime e lo Yoga Tantrico del Kashmir
Questo tipo d’incontro, di fusione, permette e insegna a passare dentro le ferite personali, per riconoscerle, amarle e superarle, ma a patto che la relazione sia resa da parte di entrambi, integra, autentica nella sua potenza, altrimenti resteranno solo i cocci e tante altre gabbie in più di cui liberarsi.
L’incontro affinché sia evolutivo e creativo deve produrre amore anche all’esterno, fuori e oltre le due anime. Il dolore personale che viene investito e trasformato all’interno della relazione, diventa allora, il Dono grazie al quale impariamo ad amare noi stessi e il prossimo e impariamo a riconoscere, a dare valore e rispetto a ciò che realmente lo merita.
La perdita, la rinuncia di questa passione o peggio ancora la distorta o perversa modalità d’investire questa bramosia e del dolore che sottintende porta l’uomo a una profonda situazione fisica e interiore di depressione o ansietà, mortificato e nichilizzato.
E’ infatti, sempre più comune la tendenza a ridurre e rendere meccanica, razionale, forse potremmo dire persino digitale, la relazione, vista la vasta diffusione e consumo dei rapporti on line.
Sembra che la potenza energetica maschile e femminile si perda con la cosiddetta emancipazione.
Se pensiamo al passato, ricordiamo amori con più pathos e meno paura nell’espressione e nella manifestazione della passione, con maggior poesia e romanticismo, ma siamo certi però, che anche in quel passato, cui ci piace pensare come migliore ci fosse realmente quella Coscienza e quella purezza e sensibilità risvegliata, necessaria all’Incontro di due anime?

Dovremmo cominciare a considerare che al fine della realizzazione di un certo Incontro entrambe le anime dovrebbero necessariamente aver avuto accesso a quella condizione di risveglio consapevole che si produce solo attraverso un percorso di consapevolezza.
Ovvero quella condizione interiore e di percezione sensoriale che produce, l’autonomia, in primis e poi una sensibilità, un ascolto, una purezza e una forza tale da produrre e realizzare un sano, felice, appagante e creativo Incontro di due anime.
Cominciamo dunque da noi stessi a coltivare certe qualità, prima di cercarle fuori, solo così saremo in grado di riconoscere l’assonanza vera che stiamo cercando.
Ricordiamo, che avviciniamo ciò che richiamiamo, abbiamo sempre una responsabilità in ciò che ci viene incontro. Risvegliamo e coltiviamo l’amore puro e passionale dentro di noi e quello incontreremo fuori.
L’esperienza dello Yoga Tantrico del Kashmir, cui si rifà lo Spanda Yoga, opera affinché nell’individuo avvenga quel risveglio prima individuale di sensibilità, sensorialità, purezza, amorevolezza e pensiero indiscriminato che consente una reale trasformazione e capacità di espressione della propria natura passionale, quella passione del cuore e del corpo, quindi la realizzazione di una relazione prima con noi stessi poi con l’altro, viva, ardente, libera e purificata dai tranelli del governo dell’ego che distrugge ogni tentativo di fusione e libertà.
Bellissimo articolo, pieno di amore e poesia !
L’unita’ che si puo’ raggiungere in un incontro tra due persone che si amano e’ tra le cose piu’ belle dell’universo. E io penso che sia veramente un passo importante nel cammino per raggiungere l’unita’ con il mondo e con il divino.
Sono d’accordo che l’incontro tra le due anime e i due corpi debba avvenire all’insegna dell’amore altruistico e della purezza del cuore, ma penso anche che possa essere una spirale virtuosa: un primo intento puro e amorevole nell’incontro della coppia permette ad entrambi di elevare il proprio spirito verso la consapevolezza e il risveglio della divinita’.
Purtroppo, nel mondo in cui viviamo la spersonalizzazione delle relazioni, e l’egoismo diffusi creano invece in noi delle paure che poi trasformiamo in barriere che ci impediscono di offrirci e renderci disponibili a un incontro sincero e trascendente con l’altro. Per procedere in questo cammino, percio’, dovremmo cercare di governare queste nostre paure ed eliminare le barriere verso gli altri.
Un abbraccio di luce
Grazie del tuo commento Gianluigi,
certamente un anelito non da poco, realizzare un incontro che renda ali alla coppia per volare alto, oltre le stesse barriere della relazione, un ardua sfida, una relazione dalle rare qualità di purezza, altruismo, compassione, difficile da concretizzare.
Ma può accadere, quando due anime che cercano nella stessa direzione si trovano e decidono consapevolmente di percorrere quel viaggio, talvolta doloroso, pieno di resistenze e conflitti che grazie alla forza dell’amore e una Volontà celeste può portare a trascendere i limiti egoici. E’ un viaggio in parallelo, succede che una volta vi è uno dei due a veicolare verso la luce, la volta dopo l’altro, ma sempre uniti nella verità del cuore.
La “realizzazione” non si ottiene nell’isolamento, piuttosto nelle prove che l’altro, la vita ci pone.
Un abbraccio
Ciao Silvia, ti chiedo un parere x’ di questo argomento se ne parla poco, forse perché è un fenomeno raro.
Io ho vissuto questa esperienza con una persona, è stato divino e ha fatto nascere una luce nuova dentro di me, la luce del noi, un essere fatto di tutti e due. Purtroppo era una relazione difficile x’ lei deve ancora accettare ché è anima e non ciò che fino ad allora credeva di essere, era tormentata da una doppia personalità, per me da demoni interiori. Ho dovuto lasciarla x’ quella dualità la stava distruggendo e stava distruggendo anche me. Ora secondo te cosa succederà? Io continuo ad avere quella luce dentro anche se la contengo x’ a livello psicofisico fa male vederla, fa male sapere che c’è dentro ma non c’è fuori. Questo rapporto ha fatto sì che potessi vedere i miei demoni più nascosti che da solo non avrei potuto vedere e accettare per poterli lasciare andare. È un lavoro costante di presenza. Tu hai qualche consiglio o parere?